giovedì 1 dicembre 2016

Per coloro che continuano a cianciare di parlamento illegittimo...

... trascrivo parte delle motivazioni della Consulta alla bocciatura del porcellum.

<<ESSA (la sentenza ndr.) NON TOCCA IN ALCUN MODO GLI ATTI POSTI IN ESSERE IN CONSEGUENZA DI QUANTO STABILITO DURANTE IL VIGORE DELLE NORME ANNULLATE, COMPRESI GLI ESITI DELLE ELEZIONI E GLI ATTI ADOTTATI DAL PARLAMENTO ELETTO (...) DEL PARI NON SONO RIGUARDATI GLI ATTI CHE LE CAMERE ADOTTERANNO PRIMA CHE SI SVOLGANO NUOVE CONSULTAZIONI ELETTORALI>>

Traduzione per chi non avendo cervello, voterà di pancia: non solo la bocciatura non riguarda l'esito delle elezioni e gli atti adottati dal parlamento eletto (elezione dei presidenti delle Camere,delle Commissioni ecc.), ma nemmeno gli atti (leggi) che le Camere adotteranno prima di nuove elezioni. Sintetizzando: la legge elettorale è incostituzionale, ma il parlamento è legittimo.

Sentenza

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Il parlamento forse sarà legale, legittimo sto cazzo.

Anonimo ha detto...

LA RIFORMA COSTITUZIONALE? SERVE SOLO AD ASSERVIRCI AI VINCOLI DI BILANCIO EUROPEI

Guelfi, senza cervello sono quegli scellerati che ti hanno messo al mondo

Anonimo ha detto...

Italiani, fate come britannici e americani: votate NO

Ricordate che se votate si assoggettate l'Italia alla UE e a quell'ubriacone di Juncker, quindi okkio.
IL Guelfi mente su tutto lo sapete bene, quindi votate NO.

Anonimo ha detto...

Ha ha come dire: ho mangiato un vaso da un chilo di cioccolato e quando stavo leccando l'ultimo cucchiaio mi sono accorto che non mi piaceva...

Anonimo ha detto...

Ancora un caso di presunte firme false o irregolari.
Dopo le due città siciliane (Palermo e Siracusa), questa volta nel mirino dei magistrati ci sono finite le firme raccolte per le elezioni amministrative del 2014 a Reggio Emilia che hanno portato all’elezione del sindaco Luca Vecchi (Pd).
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta di Reggio, la procura di Reggio Emilia ha aperto un’inchiesta, nella quale si conterebbero già 300 indagati.
Firme false, inchiesta su una lista civica di renziani a Siracusa: gli elenchi saranno sottoposti alle perizie dei pm.


Non si può parlare di queste cose a poche ore dal voto, parliamo invece delle firme false dei 5 stelle a palermo.
Ovviamente nessun giornale e telegiornale di regime ne parla...ne parlano e fanno servizi e articoli speciali solo se si tratta del m5s...è l'informazione bellezza italiana precipitata al 72esimo posto come libertà di informazione e fanalino di coda nella comunità europea....sono soddisfazioni....

Anonimo ha detto...

Anche quì in Veneto.

Migliaia di firme sospette o falsificate a sostegno delle liste elettorali raccolte senza la ratifica di un pubblico ufficiale.
C’è un altro caso firme in Veneto, passato sotto silenzio mentre imperversa lo scandalo delle firme false del M5s a Palermo, che ha coinvolto in modo trasversale più partiti, dal Pd alla Lega, da Ncd a Forza Italia alle liste civiche.
La vicenda riguarda le amministrative del 2014 nel veronese e un’inchiesta della Procura di Verona, nata in seguito a un esposto del M5s, ha portato 71 imputati a patteggiare pene fino a 5 mesi per aver raccolto firme in modo irregolare e, in alcuni casi, per aver falsificato gli elenchi dei sottoscrittori.
Tra gli imputati che il 15 novembre scorso hanno chiesto l’applicazione della pena figurano decine di consiglieri comunali, ex assessori provinciali, i sindaci del Pd di Pescantina e San Bonifacio, in provincia di Verona, e il sindaco Ncd di Pressana.
E sono rimasti tutti al loro posto.




Accipicchia, è sulle prime pagine di tutti i giornaloni nazionali e La Repubblica gli ha dedicato un'inserto speciale !!!
Gli indagati sono stati immediatamente sospesi , vero ?
Qui non è che uno fa più notizia dell'altro, ma che uno fa notizia per giorni, e l'altro non la fa proprio.


P.S.Mi sa che la scheda del referendum me la porto a casa.....
Con sta gente non vorrei mi arrivassero a casa i bollettini di pagamento per un set di pentole in acciaio inox......

Anonimo ha detto...

Sì ma noi, si sa, siamo i re dei brogli. Una banda di disonesti legati ai poteri forti, mica dei duri e puri come i pentastellati.