lunedì 29 agosto 2016

Marchionne scopre l' acqua calda

<<I mercati non hanno coscienza, non hanno morale, non sanno distinguere tra ciò che è giusto e ciò che non lo è. Se li lasciamo agire come meccanismo operativo della società, tratteranno anche la vita umana come una merce. E questo non può essere accettabile. Il perseguimento del mero profitto, scevro da responsabilità morale, non ci priva solo della nostra umanità, ma mette a repentaglio anche la nostra prosperità a lungo termine.>>

Parole dette due giorni fa dal patron della FCA a un incontro alla Luiss. Bene, bravo, bis.
Ora però, visto che non hanno coscienza né morale, tocca mettersi d' accordo su chi deve impedire, e come, ai mercati di nuocere alla società e alla vita umana, senza però alterarne o frenarne il funzionamento.


Ebbene solo lo Stato può assolvere il compito. Tocca allo Stato mettere limiti alla deregulation selvaggia introducendo obblighi quali il rispetto dell' ambiente, un più consapevole sfruttamento delle risorse e pene più severe per reati tributari o societari. E se i singoli Stati sono inermi di fronte alla grandi corporation mondiali, ebbene intervenga la UE. Come in effetti avvenne quando Monti, commissario UE alla concorrenza, vietò la fusione tra Honeywell e General Electric e multò di un mld. di dollari la multinazionale del tabacco Philip Morris. O quando, più recentemente, la UE inflisse una megamulta di 900 mln. di euro alla Microsoft per abuso di posizione dominante (e poi i Salvini e altri critici della UE, dicono che a Brussel si occupano solo delle misure dei cetrioli e delle banane). Ed è dell' anno passato la notizia che Google ha accettato di pagare 320 mln. di euro di tasse al fisco italiano, sui proventi realizzati nel nostro Paese.

Tutti queste sanzioni hanno sollevato vibrate proteste d' Oltreoceano (sono tutte aziende americane), con accuse alla UE di essere uno Stato socialista. Con che faccia, dico io, dopo che per colpa della loro deregulation selvaggia, hanno prodotto danni infiniti all' economia mondiale.

P.S. a proposito, ma sui proventi realizzati in Italia in quale paese le paga le tasse la FCA?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma dai Gianni che al Marchionne gli avete leccato il didietro fino a ieri.

P.S. a proposito, ma sui proventi realizzati in Italia in quale paese le paga le tasse la FCA?

Indovina!

Anonimo ha detto...

Una serie infinita di contraddizioni denotano un Guelfi bollito, ormai vecchio e rincoglionito.

Se l'Italia è un inferno fiscale per causa degli interessi che paghiamo sul debito (perchè Guelfo non lo dice ma siamo da sempre in avanzo primario positivo) secondo te un imprenditore dove va a pagare le tasse ?
Facile facile che ti va in un paradiso fiscale e guarda caso nella UE ce ne sono almeno due (olanda, lussemburgo).

E poi Guelfi se siete cosi' attenti a che lo stato vigili sulle malefatte di quei bricconi dei liberisti, perchè avete permesso il dumping salariale con il jobs acts ?
E perchè avete permesso l'ingresso nel paese di manodopera a costo quasi zero che fa concorrenza al ribasso all'italiano tartassato ?

Anonimo ha detto...

Lavoro, Eurostat: “In Italia più di un disoccupato su tre ha rinunciato a cercare un posto”. E’ il dato peggiore nella Ue

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/08/29/lavoro-eurostat-in-italia-piu-di-un-disoccupato-su-tre-ha-rinunciato-a-cercare-un-posto-e-il-dato-peggiore-nella-ue/3001700/

come dire che le statistiche disastrose sulla disoccupazione sono sottostimate.

grazie PD

gianni guelfi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
gianni guelfi ha detto...

Anonimo Anonimo ha detto..
Se l'Italia è un inferno fiscale per causa degli interessi che paghiamo sul debito, secondo te un imprenditore dove va a pagare le tasse ?
Facile facile che ti va in un paradiso fiscale e guarda caso nella UE ce ne sono almeno due (olanda, lussemburgo)


LEGGI QUA, LA PACCHIA DI OLANDA E LUSSEMBURGO E' FINITA
http://www.repubblica.it/economia/2015/10/21/news/fiat_tax_ruling-125566106/?ref=search

Anonimo ha detto...

Un residente in svizzera, che ha la sede legale della "sua" azienda in Olanda, che paga le tasse in Inghilterra, delocalizza e mette in cassa integrazione "alla bisogna", oggi ci parla di "etica"...dopo questo attendo fiducioso un nazista che mi parli di integrazione, che riuscirebbe cmq a risultare meno assurdo.
Marchionne farebbe bene a stare zitto, dato che è per colpa sua e di Confindustria se Renzi ha fatto il jobs act, rendendo tutti precari a vita.